Memorie di viaggio: Patagonia e Terra del Fuoco a capodanno 2016

Un viaggio di nozze in moto nella Patagonia e nella Terra del Fuoco? Sì, anche se potrebbe sembrare strano: tale è lo spirito dei nostri rider, e Andrea e Sara non sono stati gli unici temerari a decidere di cimentarsi in un’avventura di questo tipo. Anche Barbara, Gianluca, Luciano, Dario, Alberto, Dora e Juan hanno preso parte al nostro tour più esclusivo e richiesto: Patagonia e Terra del Fuoco di Capodanno. Un mix internazionale: italiani, colombiani e cileni, tutti pronti a vivere un viaggio meraviglioso.

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Come sempre, Osorno è stato il punto di incontro in cui Gionata e Milena hanno consegnato le moto e fatto il briefing iniziale. La squisita cena di benvenuto, con la prima degustazione di carne, vino e antipasti locali, ha segnato l’inizio di 16 giorni di emozione allo stato puro.

Di sicuro, i nostri rider non dimenticheranno mai il 28 dicembre. La mattina calda, il parcheggio dell’hotel con tre BMW R1200GS, tre F800GS Adventure, una 650 Sertao e il veicolo di supporto. Tutti pronti a ricevere piloti e passeggeri per iniziare la prima giornata di viaggio, che già prevedeva l’attraversamento di una frontiera sul passo Cardenal Samoré.

Possiamo dire che il percorso verso Bariloche è un dolce susseguirsi di asfalto, curve e paesaggi della Patagonia che ci preparano allo sterrato per Trevelín. Da sottolineare il bellissimo panorama del Mirador Llao Llao, dove il gruppo si è fermato per la pausa caffè, nella perfetta cornice di profonde acque blu e dell’imponente catena montuosa sullo sfondo.

Il giorno dell’attraversamento del Parco Nazionale Los Alerces, i nostri rider sono sorpresi dal caldo estremo, non si attendevano quelle temperature in Patagonia. Ma riescono a trovare riparo nel corso di un delizioso pranzo da gourmet lungo la strada. Le curve del percorso e la bellezza del parco sono un elemento molto apprezzato da tutti i motociclisti. Quella sera, a cena, brindano ai chilometri percorsi.
La Carretera Austral è senza dubbio una delle rotte più ambite tra i motociclisti perché la natura è viva, intensa, con un paesaggio ricco di cascate in lontananza, fiumi, alberi secolari, fiori tipici della zona e strade che si snodano sulle sponde dei laghi. Dopo aver fatto benzina, i nostri rider affrontano un nuovo tratto di asfalto che li fa divertire e che gli permette di tenere un buon ritmo per almeno altri 60 km. Addentrandoci nella Patagonia attraverso la Carretera Austral, il clima diventa più instabile: sole, pioggia, vento, freddo. Arrivando a Puyuhuapi, ecco la gioia di apprezzare i piatti tipici locali come il salmone della Patagonia e il merluzzo australe, di fronte a una vista spettacolare del fiordo.  E le sorprese della natura non finiscono qui: nonostante la pioggia, andando verso Coyahique il gruppo ammira le splendide tonalità della flora locale e i vasti paesaggi colorati che circondano Villa Manuales. All’ora di pranzo, una visita alla famosa Cascada de la Virgen.

Il 31 dicembre, a Coyahique, Ride True ADV ha organizzato la cena di Capodanno con una raffinata selezione di piatti della cucina locale, sempre accompagnati da prestigiosi vini cileni. Si festeggia anche il compleanno di Luciano, celebrato degnamente condividendo una forma di Parmigiano Reggiano portata direttamente dall’Italia.
I nostri motociclisti inaugurano il 2017 con una giornata di freddo intenso, in cui la temperatura si abbassa fino a 3°C. In Patagonia, moto e piloti sono esposti a terreni difficili, ed è così che vicino a Cerro Castillo si verifica un imprevisto col cuscinetto della F800 Adv di Gianluca. Grazie all’organizzazione fornita da Ride True ADV, però, Gianluca può continuare a godersi il viaggio guidando la moto di Gionata, che si sposta alla guida del mezzo di appoggio e che con Milena si prende la responsabilità di gestire la riparazione della moto a El Calafate, dove il gruppo si fermerà due giorni.

Comincia un nuovo giorno, e insieme inizia anche una bella e lunga strada sterrata lungo le rive del lago General Carrera, che accompagna lo scorrere del paesaggio con i suoi splendidi colori naturali. Al termine di una giornata di guida intensa, il gruppo recupera le forze nel comfort di un hotel esclusivo sulle rive del Rio Baker, un’oasi di acque cristalline nel Campos de Hielo Sur, dove viene organizzata una piccola torta a sorpresa per festeggiare il compleanno di Dora.

Da quel momento in poi non mancano gli aneddoti, andando verso Chile Chico. Il gruppo fa la pausa pranzo di fronte a una miniera, in un posto panoramico con vista sul lago, e incontrano un cileno che sta viaggiando in camion. Destinazione Alaska! Nel frattempo, Juan e Alberto si dedicano a una corsa personale per raggiungere il gruppo.

A poco a poco, i chilometri iniziano a mostrare i cambiamenti del paesaggio: la vastità del verde, i laghi e le cascate della Carretera Austral cominciano a scomparire per lasciar spazio all’aridità della steppa Argentina e alla famosa Ruta 40. Impossibile non fermarsi a scattare foto ai guanachi che attraversano la strada al passare delle moto, ai cavalli liberi e selvaggi e a volpi, furetti e nandù.

Una tipica estancia argentina riceve il gruppo con uno squisito agnello al palo, preparato secondo la tradizione. I rider provano il prosciutto di guanaco, le verdure locali, lo stufato campagnolo, nonché dolci fatti in casa e vini locali.

Visitano anche la stalla della fattoria dove sono esposte la pelli di puma cacciati. L’ospitalità del sud, e la felicità del gruppo per aver percorso tanti chilometri di questa avventura, fanno sì che, dopo cena, Gianluca e Andrea si cimentino nel canto, mentre Sara, Juan e Barbara li accompagnano ballando al suono della chitarra. Davvero una grande festa, ma anche una preparazione ai chilometri successivi, i più difficili del viaggio, come Gionata ha avvisa nel corso del briefing, durante la cena. “Sarà la parte di sterrato più impegnativa e, se dovesse piovere, sarà molto difficile andare avanti”.

In effetti, la mattina seguente si svegliano con grandine e pioggia, ma il gruppo non si scoraggia e prosegue verso El Calafate. I chilometri seguenti sono difficili soprattutto quando in Argentina incontrano lunghe file per fare benzina, perché i distributori più grandi non sono stati riforniti. Ma il gruppo è organizzato: alcuni fanno il pieno il giorno stesso, altri la mattina prestissimo del giorno dopo.

Nel frattempo, Gionata si incarica di andare a riparare la moto di Gianluca, visto che Ride True ADV garantisce l’assistenza tecnica per tutta la durata del viaggio. Il pezzo rotto viene rapidamente sostituito e la moto è riconsegnata in perfette condizioni, per continuare a godere delle grandi sorprese del Patagonia e nella Terra del Fuoco. Una di queste è la visita al ghiacciaio Perito Moreno, uno dei luoghi più ricchi del mondo dal punto di vista geologico e paesaggistico, dove i nostri motociclisti si trovano faccia a faccia con un’imponente massa di ghiaccio che si erge fino a 50-70 metri al di sopra del livello dell’acqua. Un giro in barca permette a tutti di apprezzare lo spettacolo naturale dei distaccamenti di ghiaccio, il rombo sordo e l’eco della natura, prima di arrivare a un punto in cui è possibile scendere e camminare sul ghiacciaio. Un momento magico per tutti.

Ma non il solo!  Dopo essere stati sorpresi ancora una volta da una mattina fredda con vento forte e una lunga fila alla frontiera, il percorso conduce i nostri motociclisti attraverso la montagna e li invita a contemplare il meraviglioso scenario naturale offerto da questa parte della Patagonia. Le enormi torri che superano i 2.000 metri sul livello del mare, l’ottava meraviglia del mondo: le Torres del Paine. L’intero gruppo ammira la bellezza del luogo e visita ogni angolo del parco nazionale, dove i prati si alternano alle immense cime delle torri, e valli accolgono corsi d’acqua che formano cascate e che il sole trasforma in arcobaleni, e poi il lago e i ghiacciai. Il gruppo si sorprende quando nel viaggio avvista greggi di guanachi e animali locali.

Purtroppo una delle borse di Juan è rimasta all’hotel dove hanno soggiornato la notte prima, così Gionata decide di fare un salto indietro a El Calafate per recuperarla, mentre Milena e Dario proseguono alla guida del gruppo.

Ride True ADV si preoccupa di offrire il miglior percorso ai suoi rider anche per i momenti di pausa: in questo modo il Tour Patagonia e Terra del Fuoco è un’esperienza davvero globale. Uno dei luoghi preferiti è la spiaggia di San Gregorio, dove da anni si trova arenata la vecchia nave Amadeo. È lì che Dario vuole sperimentare un po’ di “rally” con la moto, e poi però ha bisogno dell’aiuto di Andrea e Luciano per togliere la sabbia. Quello stesso giorno attraversano lo Stretto di Magellano per raggiungere la Terra del Fuoco.

Infine giungono senza ritardi a prendere il traghetto a Punta Delgada, dove si incontrano di nuovo con Gionata, proveniente da un’altra frontiera!

Una volta sotto il cartello che annuncia l’arrivo alla Terra del Fuoco, tutti si mettono a ballare per festeggiare, come è tradizione. La notte, a Cerro Sombrero, tutti festeggiano il viaggio ed Exmo Tour offre pisco sour e vino a tutti. Un modo per congratularsi della capacità del gruppo di raggiungere la sua destinazione, nonostante le difficoltà incontrate.

Restano ancora sterrato e asfalto da percorrere prima di raggiungere la fine del mondo, e nel viaggio non mancano altre sorprese. Il gruppo ricorda soprattutto il momento del tour in cui sorprendono un gregge di pecore in mezzo alla strada, e devono scendere dalle moto e aspettare che passino tutte, per poter continuare.

Arrivati a una stazione di servizio per fare il pieno, si accorgono che il mezzo di appoggio ha una gomma a terra, prontamente sostituita da Gionata con l’aiuto di Gianluca e Milena. La felicità dei nostri rider è enorme quando arrivano ​​a Ushuaia, nel Parco Nazionale Lapataia! Si sente nell’aria la soddisfazione di aver realizzato il sogno di arrivare alla fine del mondo. Ovviamente, non può mancare neppure la foto d’obbligo di fronte al totem alle porte della città che annuncia “Ushuaia”. Tutti con un grande sorriso, in particolare Alberto che grida: “Andiamo a Lapataia! Andiamo a Lapataia!!”

E ci arrivano, infatti.

Ci sono riusciti nonostante le sfide, le difficoltà e gli imprevisti del clima. Si trovano là, nel Parco Nazionale del Lapataia, dove la natura regna incontaminata e splende di paesaggi selvaggi, lungo il Canale di Beagle.

Gianluca e Barbara lasciano il gruppo a Ushuaia, un giorno prima della fine del viaggio. Tutti si abbracciano, si salutano e promettono di rivedersi. Nel frattempo, il resto del gruppo si gode altri chilometri e ancora avventura attraverso la Terra del Fuoco. La Patagonia è avventura e offre la possibilità di affrontare fattori climatici negativi e imprevedibili, come il vento che sorprende il gruppo all’arrivo al molo e lo costringe ad attendere per ore prima di prendere il traghetto per andare dall’altra parte e proseguire il viaggio verso Punta Arenas. Mentre i partecipanti sono in coda, assistono a liti e scene di nervosismo il cui ricordo li farà sicuramente sorridere.

Così com’è iniziato, ecco che il tour si conclude. Una volta a Punta Arenas, il gruppo passa insieme un’ultima notte riposando in hotel. Tutti sono soddisfatti di essere arrivati alla fine, dopo aver vissuto un’avventura unica. Non c’è dubbio, siamo felici di aver condiviso la magia estrema del Tour Patagonia e Terra del Fuoco con Andrea, Sara, Gianluca, Barbara, Juan, Dora, Giancarla, Luciano, Dario e Alberto.

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Patagonia e Terra del Fuoco

Durata: 16 giorni
Confermato a: Capodanno 2024/2025
Da€6.900
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